Quando si parla di Seo, l’attenzione va spesso a contenuti testuali, parole chiave e link; ma anche le immagini, se ben gestite, possono fare una differenza enorme sul posizionamento, sulla velocità di caricamento del sito e sull’esperienza utente.
Ottimizzare le immagini per la Seo non significa solo ridurre il peso dei file, siignifica renderle un vero assetche aiuta Google a capire meglio i contenuti, aumenta la visibilità e, di riflesso, anche le conversioni.
In questa guida ti spiego come lavoro sull’ottimizzazione immagini per i progetti Seo dei miei clienti. Un approccio completo, tecnico e pratico.
Perché le immagini sono fondamentali per la Seo
Google sta diventando sempre più visivo e attribuisce sempre più valore alle immagini che:
- Aumentano la qualità percepita del contenuto
Un contenuto arricchito da immagini di valore risulta più autorevole e utile. - Intervengono nell’indicizzazione visiva
Google Image Search è una fonte di traffico organico che spesso viene sottovalutata. - Impatto diretto sulla velocità di caricamento
Le immagini pesanti rallentano il sito, e la velocità è uno dei fattori di ranking (Core Web Vitals). - Contribuiscono all’accessibilità
L’uso corretto dei tag descrittivi (ALT) aiuta non solo Google a capire le immagini ma anche gli utenti con disabilità visive. - Aiutano la comprensione semantica della pagina
Google usa le immagini per comprendere meglio l’argomento trattato.
Ottimizzazione immagini lato Seo: un approccio completo
Lavorare sulle immagini in ottica Seo richiede precisione, non basta infatti cliccare su “salva per il web” per avere delle immagini ottimizzate.
Ecco cosa analizzo e ottimizzo:
Scelta e rilevanza delle immagini
- Ogni immagine deve rafforzare il contenuto testuale, non limitarsi ad essere una semplice decorazione.
- Preferisco immagini originali (fotografie aziendali, infografiche personalizzate) rispetto a stock generici.
- Quando uso immagini stock, le personalizzo sempre per renderle uniche (adattamento, sovrapposizione di elementi, testi, brand identity).
Peso e formato dei file
- Comprimere senza perdere qualità visiva percepita.
- Uso formati moderni come WebP (più leggero di JPEG e PNG).
- Ottimizzo la dimensione fisica del file (larghezza e altezza reali visualizzate sul sito).
Esempio:
Se una foto viene mostrata a 800×600 px sul sito, non ha senso caricare un file da 4000×3000 px.
Naming del file
Spesso sottovalutato ma fondamentale:
- Uso nomi file descrittivi, separati da trattini, in lingua target.
Esempio: consulenza-seo-ecommerce-milano.webp
Non: IMG_8923_final(1).jpg
I nomi file aiutano Google a comprendere l’immagine già prima ancora di leggere il contenuto.
Attributo ALT (Testo alternativo)
- L’ALT descrive l’immagine per i motori e per gli screen reader.
- Deve essere descrittivo, breve, ma informativo, includendo keyword solo se realmente coerenti.
Esempio:
Corretto: Consulente SEO freelance Milano su laptop
Sbagliato: SEO Milano consulenza SEO ottimizzazione SEO miglior consulente SEO
Attributo TITLE (opzionale)
- Serve per tooltip su hover. Meno rilevante per la SEO moderna, ma utile per l’esperienza utente.
Ottimizzazione SEO per immagini nelle pagine prodotto (e-commerce)
Quando lavoro su e-commerce, l’ottimizzazione immagini diventa ancora più strategica:
- Più varianti immagini per ogni prodotto (angolazioni, zoom, dettagli).
- Nome file ottimizzato per categoria e SKU.
- Utilizzo corretto di tag ALT con focus su modello, caratteristiche, e brand.
- Compressione massima senza perdita visibile (WebP sempre preferito).
- Gestione lazy loading (caricamento progressivo) per evitare rallentamenti nelle pagine categoria.
Immagini e dati strutturati: potenziare i rich snippet
Google apprezza contenuti visivi ben organizzati. In alcuni casi inserisco dati strutturati (Schema.org) per immagini associate a:
- Prodotti
- Articoli blog
- Recensioni
Questo aiuta Google a mostrare immagini accanto ai risultati (rich snippet), aumentando la visibilità in SERP.
Performance e UX: l’effetto indiretto più forte
Oltre al discorso Seo puro, avere un sito con immagini ottimizzate migliora anche alcuni aspetti tecnici:
- Tempo di caricamento → minore bounce rate (utenti che abbandonano il sito)
- Esperienza mobile → fondamentale nel ranking mobile-first
- Permanenza media sulla pagina → Google interpreta positivamente la permanenza prolungata
Google Lens, AI e il futuro del visual search
La ricerca visiva sta diventando un nuovo campo SEO.
Google Lens riconosce immagini, loghi, oggetti. Un sito con immagini ben ottimizzate è già oggi più facilmente individuabile anche tramite ricerca visiva.
Chi lavora oggi sull’ottimizzazione immagini in ottica Seo sta già preparandosi per i futuri sviluppi dell’IA applicata alla ricerca.
In sintesi:
Molti pensano che ottimizzare le immagini per la SEO sia un dettaglio secondario. Non lo è.
Le immagini sono ormai parte integrante della semantica di una pagina, influenzano il ranking, l’esperienza utente, la conversione e la percezione di professionalità.
Ottimizzare le immagini non significa solo caricare file più leggeri, significa fare strategia.
Ed è esattamente quello che faccio nei miei progetti Seo: analizzo ogni aspetto, anche quelli che molti trascurano, perché sono proprio i dettagli che determinano i risultati nel medio-lungo termine.
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